• Lun. Mag 12th, 2025

Il 9 maggio è molto più di una semplice ricorrenza istituzionale: è il giorno in cui celebriamo l’Europa dei popoli, nata dal sogno di pace dopo due guerre mondiali devastanti, e costruita su valori condivisi di unità, solidarietà, democrazia e diritti umani.

La Dichiarazione Schuman: l’atto fondativo dell’Europa unita

Tutto ebbe inizio il 9 maggio 1950, quando Robert Schuman, allora Ministro degli Esteri francese, pronunciò un discorso visionario presso il Quai d’Orsay a Parigi. In quella dichiarazione propose la creazione della Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio (CECA), ponendo le basi per una cooperazione economica tra Francia e Germania che avrebbe presto coinvolto altri Paesi europei. Il concetto rivoluzionario era semplice e potente: rendere impensabile la guerra tra nazioni europee rendendole economicamente interdipendenti.

Quel momento è considerato l’atto di nascita simbolico dell’Unione Europea. Proprio per questo, nel 1985, il Consiglio europeo di Milano decise di istituire il 9 maggio come Giornata dell’Europa, per commemorare quel primo passo concreto verso un’Europa unita e in pace.


Da sei Paesi fondatori a una comunità di 27 Stati

Dalla CECA del 1951 – firmata da Belgio, Francia, Germania Ovest, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi – l’Europa ha attraversato decenni di trasformazioni storiche:

  • 1957: con i Trattati di Roma nasce la Comunità Economica Europea (CEE);
  • 1992: il Trattato di Maastricht istituisce ufficialmente l’Unione Europea, introducendo la cittadinanza europea e aprendo la strada all’Euro;
  • 2004: si realizza il grande allargamento verso l’Europa centrale e orientale, simbolo della fine della Guerra Fredda;
  • Oggi: l’UE conta 27 Stati membri, è uno dei più grandi blocchi economici del mondo e un punto di riferimento globale per diritti, ambiente, cultura e innovazione.

Un simbolo di pace, ma anche un progetto quotidiano

Celebrare il 9 maggio significa ricordare che la pace non è mai un fatto scontato, ma il frutto di scelte coraggiose, di mediazione e responsabilità. Significa riconoscere l’eredità di uomini come Altiero Spinelli, autore del celebre Manifesto di Ventotene, che già nel 1941 sognava un’Europa libera dai nazionalismi e fondata su una federazione democratica.

Ma significa anche guardare al presente e al futuro: un’Europa inclusiva, digitale, verde e giusta, capace di affrontare le sfide globali con spirito comunitario.


L’Europa nelle nostre azioni quotidiane

Nel mio lavoro quotidiano – tra musica, cultura, educazione e cittadinanza attiva – ritrovo spesso lo spirito europeo. Iniziative come Musica in Ospedale, i laboratori giovanili, i progetti di memoria, sono la mia piccola parte nel grande mosaico dell’Unione.

La Giornata dell’Europa non è solo per i leader e le istituzioni: è per ogni cittadino che crede nella cooperazione, nella dignità umana e nella possibilità di costruire insieme un futuro migliore.


📍 9 maggio: non dimentichiamo le radici, non smettiamo di coltivare il sogno europeo.
#GiornataDellEuropa #EuropaDay #antoniosacco
Costruire ponti, condividere cultura, vivere la pace.

Di admin

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