C’è una stanza, al reparto di Radioterapia dell’Ospedale De Lellis di Rieti, dove la bellezza diventa terapia. Non si tratta di un semplice trattamento estetico, né di un vezzo frivolo. È un progetto che intreccia mani, cuori, tecniche e sorrisi per restituire dignità e forza alle pazienti oncologiche che ogni giorno affrontano la battaglia contro la malattia.
La chiamano “sala di bellezza”, ma dentro c’è molto di più. Ci sono le estetiste professioniste Tamara Liberali ed Elisa Caloisi, che accompagnano le donne in un percorso di cura dell’immagine e dell’autostima. C’è il direttore di Radioterapia, Mario Santarelli, che conosce bene il valore di un sorriso in corsia, e c’è la primaria di Oncologia, Anna Ceribelli, che insieme hanno avviato questa iniziativa innovativa.
💄 Quando il trucco diventa terapia
Cipria, rossetto, ombretto e matite non sono più solo strumenti di bellezza, ma diventano strumenti di resistenza. Aiutano a sentirsi meglio, a riconoscersi, a combattere il senso di estraneità che spesso accompagna le cure oncologiche. Ogni incontro è pensato per insegnare alle pazienti come prendersi cura della propria pelle e del proprio viso, utilizzando prodotti specifici per pelli delicate, arricchiti con ingredienti naturali come vitamina E, aloe e camomilla.
“Mantenere un’attenzione alla propria immagine può aiutare a rafforzare l’autostima e la fiducia in sé stesse, contribuendo positivamente ad affrontare la malattia” – spiega la dottoressa Roberta Pace, responsabile dei progetti di umanizzazione delle cure e del settore oncologico.
🤝 Una medicina che unisce anima e corpo
Le immagini pubblicate raccontano più delle parole: si vedono le pazienti sorridere accanto a medici ed estetiste, davanti a un carrello colmo di prodotti, come fosse un altare laico alla cura di sé. C’è un senso di normalità e serenità che travalica la diagnosi e il camice bianco.
Questa iniziativa, infatti, rientra in un percorso più ampio di umanizzazione delle cure portato avanti dalla ASL di Rieti, che negli anni ha sviluppato progetti innovativi per prendersi cura della persona nella sua interezza, e non solo della malattia.
✨ Il valore della bellezza nella fragilità
Il corpo, quando si ammala, sembra diventare solo un contenitore da curare. Eppure, è proprio in quei momenti che ha bisogno di essere accarezzato, valorizzato, amato. Questo progetto restituisce alle donne la possibilità di rivedersi belle, di riconoscere i propri lineamenti al di là dei segni della terapia, di sentirsi ancora vive e desiderabili. Perché la bellezza non è mai un lusso: è un diritto, un linguaggio, una forma di terapia.
E in quella piccola stanza del De Lellis, tra fondotinta, rossetti e sorrisi, la bellezza è tornata a prendersi cura dell’anima.
Se vuoi condividere storie di bellezza e umanità come questa, scrivimi nei commenti. La bellezza è un filo invisibile che ci tiene in vita.