I ragazzi dell'Istituto Capranica di Amatrice durante l'escursione

 

I ragazzi dell’Istituto Capranica di Amatrice durante l’escursione

 

AMATRICE – “Le montagne non crollano e noi non crolliamo” si legge sul sito sezionale del CAI di Amatrice. Un impegno, un monito, una rotta da seguire dopo la tragedia. E se, dunque, la catena della Laga non crolla e i sentieri di alta quota sono rimasti intatti “Scarponi ai Piedi e Zaini in spalla, ripartiamo dalla montagna”. E’ infatti questo il titolo del progetto “A scuola con il CAI” che anche per l’A.S. 2016/2017 la sezione amatriciana e l’Istituto Omnicomprensivo Capranica hanno voluto riorganizzare nonostante le difficoltà del momento. Prima escursione lo scorso 4 maggio 2017 dal titolo “Il sentiero di montagna”. Da Amatrice all’altopiano di Cardito i giovani di V elementare, I, II e III media hanno percorso gli storici sentieri sui quali transitavano i pastori durante la transumanza. Scopo del primo incontro, al quale seguiranno durante tutto il mese di maggio giornate dedicate agli alunni delle elementari, infanzia e liceo,   conoscere i diversi tipi di sentiero e apprendere le nozioni fondamentali per vivere in sicurezza la montagna. Dal cortile delle nuove scuole Trentino i giovani aquilotti, cappellino CAI Amatrice in testa, hanno camminato tutti assieme in una giornata dal significato profondo: ripartire dalle giovani generazioni per la rinascita della comunità ai piedi dei Monti della Laga.

“Nonostante le difficoltà post sisma abbiamo mantenuto viva questa tradizionale attività” spiega Catia Clementi, responsabile sezionale del progetto, specificando che “la scuola e la sezione non hanno voluto rinunciare a questo progetto perché permette ai giovani di conoscere il territorio, vivere la natura, trascorrere qualche ora di spensieratezza in un momento difficile per i ragazzi e per la collettività amatriciana”.

Prossimo appuntamento di “A scuola con il CAI” il 18 maggio 2017 nel quale i bimbi della scuola dell’infanzia potranno entrare a contatto con il bosco conoscendo le varie specie arboree conoscendole da vicino attraverso la silvoterapia.

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